F: il fluoro nel dentifrico

380 426 Carlo Dr. Taiariol
Spazzolino, filo interdentale e collutorio sono le armi utilizzate tutti i giorni per far rimanere i nostri denti puliti e in salute, ma dove andremmo senza l’utilizzo del dentifricio?

È stato dimostrato che l’utilizzo di dentifricio paragonato ad un dentifricio placebo, abbia ridotto del 33% la comparsa di problemi dentali come le carie. Oggi presenti in tutti i colori e tutti i sapori possibili, le paste dentifrice, così chiamate tecnicamente, risultano essere il principale strumento di lotta quotidiano contro la placca batterica. Naturalmente bisogna sempre abbinare uno giusto spazzolamento, un tempo prolungato di pulizia e un buon risciacquo.

Circa il 90-95% delle preparazioni dentifrice sono impreziosite di fluoro, ma perché?

Il fluoro è un minerale che aiuta a prevenire le infezioni dentali (prime fra tutte la carie) rallentando la distruzione dello smalto dentale ed incentivando nel contempo la sua rimineralizzazione.
Penetrando negli strati più superficiali dello smalto, il fluoro si lega agli ioni calcio che costituiscono l’idrossiapatite, uno dei principali costituenti minerali di ossa e denti. In questo modo, il fluoro rende lo smalto dentale più forte e resistente allo sfaldamento operato dagli acidi della placca batterica presenti nel cavo orale. Ovviamente il fluoro viene utilizzato nella sua forma solubile, ovvero sottoforma di sali (come il floruro di sodio e il floruro stannoso).

Le concentrazioni di fluoro però non possono essere eccessive e per questo motivo l’Unione Europea ha vietato l’immissione sul mercato di dentifrici contenenti una quantità di fluoruro superiore a 1500 ppm.
Nei bambini fini ai 7 anni si deve preferire un dentrifricio defluorizzato che non provochi danni in caso di ingestione. Poiché un’iperdosaggio di fluoro nella dieta del bambino può condurre alla fluorosi, una sindrome clinica-patologica caratterizzata da alterazioni della cromia dello smalto (i denti si macchiano), modificazioni funzionali dello smalto che, nei casi più gravi, possono provocare un progressivo irrigidimento delle ossa fino a deformare lo scheletro. L’ingestione frequente di fluoro durante i primi sette anni di vita rischia di decolorare progressivamente i denti permanenti. I dentifrici per bambini (fino all’età di 6 anni) non devono contenere una concentrazione di fluoro superiore ai 500-600 ppm.

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